Una panchina con su scritto: "se pensi che l'avventura sia pericolosa, prova la routine. E' letale.

Ipersensibili maestri dell’apprendimento profondo

Indice

Da bravi a esperti

Un giorno chiesi a un mio amico cosa fossi davvero bravo a fare visti i miei innumerevoli interessi.

Ci pensò su un poco e mi rispose: “Bè, quando ti interessi a una cosa approfondisci fino a diventarne esperto!”.

Mi sono accorto che è un argomento che chi più chi meno riguarda tutte le persone ipersensibili. Il desiderio di conoscenza che non si limita al puro e semplice “so qualcosa” ma che punta come obiettivo al “sono esperto di questo argomento”. 

Una panchina con su scritto: "se pensi che l'avventura sia pericolosa, prova la routine. E' letale.
Una panchina con su scritto: “se pensi che l’avventura sia pericolosa, prova la routine. E’ letale.

Pensiero analogico

Un ipersensibile con il suo ragionamento analogico, il pensiero ramificato e non lineare, la mente divergente, la spinta propulsiva delle emozioni, e la velocità degli impulsi elettrici attraverso i neurotrasmettitori, è la persona più adatta al mondo a imparare una cosa BENE.

Spesso quando un ipersensibile si interessa di qualcosa lo studia a tal punto e in maniera talmente profonda da sembrare un professionista di quel settore. Può stare mesi oppure su quel dato argomento con un fuoco interiore tale che ogni cosa imparata è un tesoro inestimabile. Tutto questo perché le HSP desiderano la conoscenza, odiano la noia! Per loro il fatto di non poter usare il “cervello” è un dolore fisico reale e tangibile; spesso vivono anche l’impazienza come un dolore fisico colmata solo dall’eccitazione della conoscenza.
Provate a distogliere una persona altamente sensibile da qualcosa che lo sta appassionando. Non ci riuscirete mai. 

Velocità di pensiero

La sua velocità nel pensiero ramificato permette alla singola HSP di riuscire a immagazzinare più dati in minor tempo rispetto una persona normale, cosa che gli crea una soddisfazione fisica di completezza. Per un ipersensibile non c’è cosa peggiore della noia e del non conoscere le cose. 

Tutto questo ha un potenziale enorme all’interno della vita di un ipersensibile perché è poco propenso ad avere dei limiti alla conoscenza, e in un certo senso può imparare ciò che vuole.

Il problema si presenta quando ormai si ha imparato quasi tutto su quel argomento diventando spesso più bravi anche della persona “esperta” che ci ha istruiti. E se poi non si riesce più a crescere in quel determinato argomento? Se non troviamo più qualcuno più bravo di noi a stimolarci per proseguire il nostro percorso di crescita? Si perde l’interesse e va a finire che da un momento all’altro si passa ad un altro argomento.

Disponibilità delle informazioni

Oggi, nel 2021, questa sete di conoscenza ha una possibilità enorme di essere quasi immediatamente soddisfatta. Non solo abbiamo a disposizione una gran quantità di libri venduti sia da Amazon che da IBS, ma anche gli e-book, per non parlare degli audiolibri! Abbiamo Google che ci può propinare miriadi di informazioni tra Webinar, corsi online, gruppi di lavori, blog, e tutorial. Un vero paradiso per l’ipersensibile che sveglio come è nel districarsi tra le varie informazioni cerca quelle più pertinenti e inizia il suo percorso di conoscenza! 

Questo da una parte è positivo perché possiamo essere una reale enciclopedia vivente!  Dall’altra può fornire informazioni in modo così veloce da perdere velocemente l’interesse.

Scommetto che se ci pensate bene tra la vostra cerchia di amici conoscete qualcuno/qualcuna che sa davvero un po’ di tutto.

Pensate che esagero?

Interessi

“Fin da piccolo ho avuto un interesse per la scrittura. A 10 anni già scrivevo racconti e poesie, anche in classe perché mi bastava semplicemente incantarmi a leggere alcune poesie di leopardi per iniziare a scrivere. A scuola non riuscivo mai: ogni interrogazione era un disastro! Non ricordavo le date poiché sono discalculico (confondo i numeri), e tutte quei discorsi lineari di una lezione frontale scolastica mi dava i nervi. Non aveva alcun senso metterci dei giorni o mesi solo per studiare un autore! Così iniziavo a scrivere e in men che non si dica a casa era uno piccolo scrittore provetto mentre a scuola un disastro.

Crescendo mio padre mi comprò un telescopio e dei libri di astronomia. Passavo l’estate leggendo la mattina libri di astronomia e rimanendo sveglio di notte a studiare il cielo prendendo appunti sul mio quaderno fino alle 5 o 6 di mattina.

Ho iniziato a sviluppare una passione per i lavori in legno; andavo con mio padre nel bosco a tagliare tronchi di legno portandoli a casa e scolpendoli con martello e scalpello costruendo velieri e barche che poi ho anche venduto!

Sempre a tredici anni studiai da solo il funzionamento del motore a scoppio, e quando in terza media si studiò il motore a scoppio sapevo già tutto. Ma inevitabilmente a scuola risultavo “ignorante” perché propenso ad aver paura di rispondere credendo di saperne sempre meno di tutti! A 18 anni a scuola guida conoscevo il funzionamento del motore nel modo esatto in cui l’istruttore lo spiegava.

Ho iniziato da piccolo a suonare; chitarra prima poi passando a batteria e un poco di basso.

Da adolescente ho iniziato a studiare per lavorare come elettricista, cosa che poi feci bene. Ma ad un certo punto della mia vita decisi di imparare a progettare con Autocad per conto mio diventano più bravo di chi mi insegnava e finendo per lavorare in una azienda come progettista. Cosa che ho fatto per molto tempo per poi tornare a lavorare come elettricista e manutentore perché in ufficio mi annoiavo troppo.

Da adulto sono tornato a prendere il diploma nell’ambiente sociale. Studiando tre anni tutte le discipline di psicologia rendendo una vera passione questo argomento. Finito la scuola ho continuato a interessarmi e a studiare libri di psicologia. Arrivando a studiare PNL (Programmazione neuro linguistica), EMDR, relazioni sociali, relazioni di coppia, counseling. Ecc…

Nel 2009 decisi di diventare anche un fotografo, acquistando attrezzatura fotografica, studiando e iniziando a lavorare anche come fotografo soprattutto per matrimoni, cerimonie, battesimi, eventi e altre attività.

Ho sviluppato una passione per l’orologeria, e il sapere che un orologio automatico può funzionare senza pila dipendendo da me, ha sempre affascinato. Ora conosco tutto il mondo dell’orologeria! 

A 11 anni ho avuto in mano il mio primo PC, e per conto mio e grazie a un mio amico ho imparato a smontarlo, romperlo, e aggiustarlo imparando quasi tutto ciò che c’è da sapere sul mondo informatico”.

Non sarebbe finita qui, ne avrei ancora molto da dire, ma continuerei a fare un articolo lungo di pagine intere! 

Questo solo per mettere al corrente di quanto la nostra mente possa essere una potenzialità enorme, ma che andrebbe gestita e non dispersa!  

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