Indice
- Un po’ di storia
- Elaine Aron
- Elena Lupo
- Persone normali
- Federica Bosco
- Gattino nero spaurito
- Conclusione
Un po’ di storia
Oggi entriamo nello specifico mettendo assieme un pò di tasselli per comporre il puzzle degli HSP (highly sensitive person) e della storia verso la “scoperta” di questo tratto caratteriale.
In Italia se ne parla poco, ma nel mondo gli ipersensibili sono riconosciuti e compresi fino in Francia dove il tratto si può “diagnosticare”. E dove esistono scuole dedicate ai bambini e adolescenti ipersensibili!
In realtà di scoperta non c’è nulla; gli ipersensibili ci sono sempre stati dagli albori dei tempi, solo che fino a un certo punto della storia siamo stati per lo più ignorati o tenuti poco in considerazione.

Elaine Aron
Nonostante alcuni psicologi già da tempo avevano iniziato i primi approcci di consapevolezza verso le persone altamente sensibili, fu solo nel 1991 che Elaine Aron psicologa e psicoterapeuta ipersensibile riuscì a definire nello specifico questo tratto arrivando anche a dare un nome (HSP). Non che ci sia bisogno di dare un nome a un tratto così particolare, ma forse avere un nome dà già un senso di “qualcosa di specifico” che non è una generalizzazione approssimativa e poco comprensibile.
Dal 1991 con il suo libro “Persone altamente sensibili” si sono finalmente aperte al mondo della conoscenza e consapevolezza di chi sono gli HSP, fornendo (a chi non è HSP) strumenti per la conoscenza sul tratto caratteriale con i suoi splendidi pregi ma anche difetti, e alle persone stesse ipersensibili per aiutarli a comprendere e valorizzare questo tratto meraviglioso.
Se volete approfondire la conoscenza di questa psicoterapeuta potete far riferimento al sito ufficiale degli ipersensibili in Italia.
Elena Lupo
La referente italiana sull’ipersensibilità è la Psicologa e Psicoterapeuta Elena Lupo. Persona meravigliosa che dal 2013 lavora con passione a fianco degli ipersensibili, aiutandoli a comprendersi e crescere.
Persone normali
Si perché per un ipersensibile arrivare a un certo punto della vita e scoprire che non è strano ma che il suo modo di pensare e vivere è un tratto assolutamente normale e comune a tanti può davvero cambiare la vita in meglio!
Sapete cosa vuol dire per una persona convinta di avere qualche problema sentirsi dire che invece è assolutamente normale?
Alcuni anni fa io stesso ero allo scuro di questo tratto, e tenevo ben strette per me le mie “stranezze” che mi accompagnavano da quando ero bambino. Non riuscivo a capire perché io fossi così strano rispetto agli altri; del perché a scuola non mi sono mai trovato bene, del perché ragionassi in modo diverso (ostinato e contrario) dagli altri, perché certi rumori forti mi danno fastidio, perché ho la testa che non smette di pensare, del perché mi sentissi così stupido a emozionarmi guardando la natura, o del perché non mi piacevano le persone in generale, e ancor meno aver a che fare con il mondo!
Finché grazie alla mia passione per la lettura e il desiderio di conoscenza mi ha portato a leggere sia libri cartacei, poi E-Book e in auto ascoltare audiolibri tramite Audible.
Federica Bosco
Mi ricordo ancora quel giorno; mi stavo recando al lavoro e non sapevo che libro ascoltare, nell’attesa che la mia auto si scaldasse visto il ghiaccio che c’era quella mattina, ho iniziato a curiosare tra la libreria di Audible, fino a che tra gli audiolibri della sezione crescita personale lessi questo titolo “MI DICEVANO CHE ERO TROPPO SENSIBILE” Di Federica Bosco.
Ricordo che sentì un brivido percorrermi la schiena e pensai solo: “cavolo ma pure a me dicono questo!”.
Ho premuto subito PLAY e ho iniziato l’ascolto.
Gattino nero spaurito
Federica Bosco (che non posso fare altro che ringraziare per avermi aiutato a cambiare la mia vita) scrittrice e sceneggiatrice Italiana attraverso il racconto di se stessa, della sua vita, accompagna il lettore passo dopo passo alla scoperta di questo tratto peculiare. Dapprima si ripercorre la sua vita dove un ipersensibile non può fare altro che dire: “Ma è incredibile! Pure io sono fatto/a così!” per arrivare a fornire soluzioni pratiche e aiuti su come comprendersi e valorizzarsi.
“Gli ipersensibili sono come un gattino tremante nascosto sotto un divano e per farlo uscire conquistando la sua fiducia, una persona si deve munire di molta pazienza e amore” parafrasando un passaggio nel suo libro che ha contribuito ad aprirmi gli occhi.
Conclusione
Ma poi anche la scoperta che non ci sono solo aspetti negativi, ma soprattutto positivi; siamo attenti ai dettagli, molto intelligenti, molto empatici, molto resilienti, e degli ascoltatori provetti! Abbiamo la spiccata abilità di ascoltare le persone e capiamo fino in fondo ciò che dicono. A volte lo capiamo senza che ci raccontano nulla perché sappiamo interpretare molto bene il linguaggio del corpo altrui. Difficilmente ci sfugge la frazione di secondo di uno sguardo e ciò che quello sguardo dice.
Ma dobbiamo anche tutelarci perché potremmo cadere nell’acerrimo nemico di un ipersensibile: “overarousal!” Un sovraccarico di emozioni che a un certo punto non gestiamo più perché troppi nella nostra mente! Ed è proprio qui che spesso scoppiamo in modo inaspettato sia per noi stessi che per gli altri.
Federica Bosco in questo libro cita diversi autori che nel mondo hanno dato il contributo con libri che guidano e aiutano gli ipersensibili. Molti ne ho letti e altri di nuovi ne ho scoperti che hanno migliorato la mia vita e il mio augurio per voi adesso è quello di informarvi! Continuare a leggere, indagare e a ricercare questo tratto per elevare la vostra ipersensibilità in uno stadio nuovo; non più vittime di noi stessi ma autori di una nuova e bellissima vita!
Buon lavoro e buona lettura!
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