Ma Siamo schiavi di un’illusione vera come muri indistruttibili; siamo felicemente e saldamenti incatenati a questo stato d’essere. Eppure in altre parti del cosmo il tempo non è tempo, i tre assi sono una sfera, o un quadrato.
Una “quadridimensione”.
Come sarebbe se io potessi rimanere fermo sull’uscio di casa e potessi portare indietro il tempo, gli anni, i secoli, come le lancette di un orologio? Come sarebbe se potessi rimanere fermo e vedere davanti ai miei occhi passare centinaia di anni? 100, 1000, 2000, 5000, 10000, 15000… Quante cose, quante cose VERE potrei vedere! Quante risate alle spalle di storici, archeologi e geologi mi potrei fare!
Potrei vedere epoche remote antichissime dimenticate e perdute; epoche in cui giganti esistevano, epoche di persone che hanno costruito piramidi, e torri di babele.
Potrei vedere Giobbe che parlava con i s
uoi amici, o Mosè che cammina sul letto del mare. Potrei vedere un vecchio anziano guardare il cielo e dare il nome alle stelle. Potrei vedere chi mangiò per la prima volta un pomodoro.
Infiniti boschi dove al loro centro vi sorge una civiltà antichissima e sbalorditiva, magari che all’improvviso una inondazione va a sommergere intere regioni. Un re sconosciuto che viene incoronato, e altrove, uno sconosciuto che ride a un bambino sconosciuto presso un paese sconosciuto.
Potrei vedere tante di quelle cose e conoscere talmente tante altre che la vita stessa diventerebbe scontata.
Eppure tutto scorre nel presente; domani altrettante persone si alzeranno controvoglia per andare in un lavoro qualsiasi in un posto qualsiasi per pagarsi la macchina che li porterà al lavoro o la casa che li farà riposare prima di andare al lavoro, dimenticandosi delle meraviglie passate più grandi di loro, e degli avvenimenti futuri a cui non vogliono pensare.
Gran bel film Interstellar.
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